Francesco Generali, che in questa intervista si è fatto portavoce del team, si dice soddisfatto del progetto: “Attualmente siamo contenti dei risultati produttivi che abbiamo raggiunto e ci fa sempre piacere assistere a persone totalmente immerse nel mondo che abbiamo creato.
Probabilmente il fatto che abbiamo intrapreso lo sviluppo di un genere, quello horror, sconsigliato ai più in ambito accademico. Questo la dice lunga sia sulle competenze tecniche dei singoli, sia sulla loro capacità di lavoro in team. Ritengo che siamo molto affiatati e, indipendentemente dal fatto che Capibytes continuerà o meno sono sicuro che ognuno singolarmente raggiungerà grandi traguardi.
Sicuramente ognuno di noi deve molto a questo progetto, abbiamo imparato moltissimo. Per quanto riguarda il futuro, siamo decisi a far sì che non resti solo un progetto in ambito accademico ma vorremmo pubblicarlo. Probabilmente durante quest’estate contemporaneamente alla fase di polish inizieremo anche a lavorare ad un adattamento VR.”
Lost in the unknown è un gioco di esplorazione in prima persona in cui il giocatore si muove in un luogo buio e, utilizzando uno scanner, è in grado di intuire la struttura dell’ambiente in cui si trova, con l’obiettivo di evitare il mostro che lo abita e trovare una via di uscita. Sarà presente assieme a tanti altri progetti il 10 luglio a Sv1lupp4rTPO 2021.