Fortuna Imperatore di Napoli
Freud's Bones (2021)
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Fortuna Imperatore, in arte Axel Fox, arriva al mondo dei videogiochi in maniera anomala.
Con un percorso fortemente umanistico, una laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche ed un master in Antropologia Esistenziale e Consulenza Filosofica, dimostra un primo interesse per questa realtà con la sua tesi “Auto-poiesi nel mondo videoludico”, dove espone una riflessione a proposito del potere creativo e filosofico di alcuni videogiochi.
La scintilla decisiva scatta però due anni fa, quando matura il desiderio di giocare ad un videogioco che abbia come protagonista un filosofo. Non trovando nessun titolo, decide di realizzarne uno lei, partendo da zero, sia a livello di game design, sia a livello di programmazione. In questo modo inizia il suo percorso da autodidatta in cui, per mesi e mesi, trova le informazioni necessarie su Google e costruisce un suo schema, ispirandosi al metodo della scrittura cinematografica. Parallelamente, si spende molto nella creazione di un suo network, cercando di raggiungere quanta più gente del settore possibile, per comprendere meglio le sfaccettature di questo ambiente.
La scelta di realizzare Freud’s Bones nasce in questo modo. Sigmud Freud si presta molto a questo tipo di progetto, è un personaggio pop e molto moderno a livello caratteriale, inoltre permette ad Axel Fox di affrontare concetti psicanalitici in modo non accademico. È un gioco che si basa sulla crisi esistenziale dello psicoanalista, sull’isolamento sociale che percepiva nei confronti delle persone accanto a lui, sulla sua condizione di outsider. Non è facile definire le caratteristiche del gioco, ma si possono riassumere in queste tre categorie: meccanica gestionale, elementi di finanza (Freud aveva sulle spalle diverse responsabilità, doveva mantenere i suoi dipendenti) e cura dei pazienti.
Freud’s Bones è stato accolto molto positivamente sia in Italia che all’estero, ottenendo un grosso sostegno nella sua raccolta fondi su Kickstarter e vincendo la prima edizione del concorso Red Bull Indie Forge.
Il successo del crowdfunding è sicuramente dovuto all’attenta analisi che Axel Fox è stata capace di fare. Dietro ad un progetto tanto personale quanto impegnativo, è fondamentale effettuare le giuste valutazioni economiche, in quanto il marketing ha un suo costo e le ricompense che spettano ai contributori della raccolta vanno finanziate. Per questo, sono state fatte numerose riflessioni per capire quanto budget destinare alla pubblicità, a chi indirizzare il progetto, come pubblicizzarlo (in questo aspetto è stato importante il contributo di un’azienda di comunicazione come Officina Meningi).
L’esperienza con Red Bull Indie Forge è stata entusiasmante ed importante, permettendo al progetto di avere grande pubblicità e visibilità, e facendo fare un ulteriore salto di qualità, soprattutto da un punto di vista commerciale.
Axel Fox ci racconta anche come è stato il suo approccio nel mondo videoludico da un punto di vista femminile: all’inizio è partita con molti pregiudizi, ma in realtà ha avuto un’accoglienza molto positiva, sia dagli utenti maschili, sia da quelli femminili. È innegabile tuttavia che la rappresentanza del sesso femminile in questo ambiente sia piuttosto bassa, per cui spera che col passare del tempo questa differenza scompaia. In tal senso è essenziale l’educazione nelle scuole, in quanto la parità di genere non deve essere insegnata, ma deve essere talmente normalizzata da diventare uno standard. I videogiochi si rivelano essere sia dei mezzi per veicolare questi temi, sia dei “sensori culturali”, poiché riescono a rivelare in maniera critica la reazione di una parte di società di fronte a messaggi di accettazione ed uguaglianza.
Attualmente Fortuna non si aspetta niente dal futuro, l’obiettivo è terminare Freud’s Bones ed ottenere una parziale soddisfazione. Vorrebbe veicolare al meglio il messaggio del gioco, trasmettendone la narrazione e i molteplici contenuti culturali, come il contesto degli anni ’20 e le figure di Jung e Dalì. Sarebbe una vittoria far pensare al giocatore di aver imparato qualcosa di nuovo e di essersi guardato dentro, capendo di non essere solo e scoprendo come accettarsi e perdonarsi.
Dopo questo lancio sarebbe interessante produrre altri titoli, cercando di realizzare una serie dedicata agli outsider e analizzandoli affrontando molteplici temi.
Infine, Fortuna lancia un messaggio agli aspiranti sviluppatori: è importante trovare la propria voce. Solo tenendosi lontani dai modelli di riferimento, cercando di non copiare ed emulare da progetti già esistenti, si può trovare qualcosa di personale. La sperimentazione è l’unico modo per poter creare un nuovo modello. I giochi di oggi sono del tutto unici!